La classe 4.0 Do.It.Yourself

Personale scolastico

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Ovvero: quando le BYOD Technologies incontrano la scuola analogica.

2010
Prof, tu immigrato digitale 30/40/50enne, tu stupito e ammaliato dalle TIC, tu vuoi usarle sul tuo posto di lavoro???
Prof, Bring Your Own Device.
Ossia portati a scuola il tuo pc / diavoleria informatica / telefonino più o meno smart.
Quello che hai; andrà bene per lavorare.
Fino a qualche anno fa era la regola, la normalità in una scuola che faticosamente si apriva alla tecnologia.
Eccoti arrivare a scuola con il portatile e – rari casi di estrema luxuria – un videoproiettore. E qui cominciano i problemi: “a scuola si utilizza l’attrezzatura in dotazione”, “non si introducono su iniziativa personale elementi di differenziazione”.

2013
Ma il progresso non si può fermare. Neanche nella pubblica scuola.
Prof, comprati un ipad/tablet. WOW.
Internet è TUA, IL MONDO è TUO.
Anche la bolletta è tua, ma quella è un’altra storia.

2015
In pochi anni il tuo sudatissimo e costosissimo device si vede sorpassare dai potentissimi smartphone che popolano le tasche dei tuoi studenti. Il risultato è che loro sono più ATTREZZATI di te.
Prof, rifletti.
Ad un tratto, l’illuminazione: non sei tu a doverti portare qualsiasi cosa da casa.
Sono LORO.

Hai inventato la classe 4.0 * D.I.Y. in ottica BYOD.
* La 3.0 esiste già, ma riguarda essenzialmente la disposizione logistica. L’aula, l’unità spaziale intorno alla quale si è finora costruita la scuola, viene ripensata con un’architettura in grado di sfruttare a pieno le potenzialità comunicative, didattiche e sociali offerte dall’innovazione tecnologica. (INDIRE – http://www.indire.it/quandolospazioinsegna/)

Antonia Caridi
Anim. Digitale

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